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Lettera

Lettera del 23 maggio 1896 – prot. 1167 – del Sindaco di Candela Decio Ripandelli, firmata in vece dell’allora primo Presidente e fondatore della Sezione Francesco D’Errico, al Prefetto di Lecce, quale Presidente del Comitato Organizzatore della Gara Provinciale, in risposta all’invito di partecipazione, declinato per la concomitanza dell’inaugurazione del campo di tiro in Candela. E’ un documento di assoluta importanza poiché rende nota la data di inaugurazione dell’impianto di tiro, fissata ai primi di giugno 1896, dopo ben dodici anni dedicati, tra mille difficoltà, al conseguimento di tale significativo traguardo. Da tale documento si evince anche un altro dato significativo, quello della simbiosi tra Ente Tiro a Segno e le Istituzioni, quasi a voler rappresentare una sola forza per un unico intento: la pratica del tiro come fatto sociale utile alle sorti della Nazione. Ed era stato proprio questo il pensiero del suo fondatore, il Generale Giuseppe Garibaldi.
Il Tiro a Segno, all’epoca, era veramente importante, come del resto lo
è tuttora.

Lettera del 23 maggio 1896 – prot. 1167 – del Sindaco di Candela Decio Ripandelli, firmata in vece dell’allora primo Presidente e fondatore della Sezione Francesco D’Errico, al Prefetto di Lecce, quale Presidente del Comitato Organizzatore della Gara Provinciale, in risposta all’invito di partecipazione, declinato per la concomitanza dell’inaugurazione del campo di tiro in Candela. E’ un documento di assoluta importanza poiché rende nota la data di inaugurazione dell’impianto di tiro, fissata ai primi di giugno 1896, dopo ben dodici anni dedicati, tra mille difficoltà, al conseguimento di tale significativo traguardo. Da tale documento si evince anche un altro dato significativo, quello della simbiosi tra Ente Tiro a Segno e le Istituzioni, quasi a voler rappresentare una sola forza per un unico intento: la pratica del tiro come fatto sociale utile alle sorti della Nazione. Ed era stato proprio questo il pensiero del suo fondatore, il Generale Giuseppe Garibaldi.
Il Tiro a Segno, all’epoca, era veramente importante, come del resto lo
è tuttora.

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