Calendario 1915 PGFe copertina

Calendario per l’anno 1916 a cura della Palestra Ginnastica Ferrara 1879.

Opera realizzata da Ferruccio Luppi, Corrado Govoni e Carlo Parmeggiani: per vedere le 26 pagine del Calendario occorre scendere nell’area sottostante “informazioni sull’opera”.

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calendario 1916 della Palestra Ginnastica Ferrara 1879

Il Calendario 1916 curato dalla Palestra Ginnastica Ferrara (PGF) 1879 è un documento straordinario, che dimostra il forte legame tra la PGF e la Città di Ferrara. E’ il 1916, un anno tristemente noto per l’Italia, e la PGF si organizzò per raccogliere fondi per i nidi, oltre a dare vita ad una serie incredibile di iniziative di carattere sociale.
Fu l’allora presidente Ferruccio Luppis della PGF ad introdurre il libretto e a raccontare “ai piccini” la storia di Re Natalino.
Luppis coinvolse poi nelle pagine successive l’amico Corrado Govoni (poeta d’indiscussa fama) che scrisse la sua “Effusione”.
Il libretto termina con le tante iniziative della PGF nel 1915 e alcuni importanti dati sulla sua organizzazione.
Molto interessante è anche il disegno sulla copertina del calendario opera di Carlo Parmeggiani di Ferrara.

Notizie su Ferruccio Luppis  (Ferrara 1880 – 1959)
Intellettuale eclettico, poeta, pittore, critico e collezionista d’arte, gestì il primo negozio di antiquariato di Ferrara, La Cisterna. Nel 1908 tenne in Polonia una serie di conferenze sull’arte italiana e tornò in patria con una moglie polacca. Influenzato dal positivismo, fu condirettore nel 1901 del giornale L’educazione positiva; ma fu affascinato anche dall’estetismo dannunziano e si avvicinò poi al Futurismo; fu amico del poeta Corrado Govoni e del pittore Pietro Marussig. Intraprese anche una carriera diplomatica, ma venne nominato console d’Italia a Toulouse appena due mesi prima che l’Italia dichiarasse guerra alla Francia (10 giugno 1940), quando vennero richiamati in patria tutti i diplomatici in quel paese; passò quindi al consolato di München. Scrisse fra l’altro La Diga: Pettegolezzi Umani E Diplomatici: memorie 1880-1959.

Notizie su Corrado Govoni (Tamara (Copparo), Fe 1884 – Lido dei Pini (Anzio), Rm 1965)
Letterato autodidatta, cominciò a pubblicare, a sue spese, versi dai toni crepuscolari; aderì poi al Futurismo per allontanarsene e tornare ad una poesia più intima ed essenziale, con uno sguardo affettuoso ed impressionistico sulle cose del suo originario mondo campagnolo. Alla prima raccolta di rime (Le fiale del 1903) ne seguirono numerose altre. Durante il Ventennio non fu ostile al regime, tanto che trovò posti di lavoro ed espresse la sua gratitudine con un poemetto elogiativo di Mussolini; ma ne provò la ferocia quando uno dei figli, Aladino, entrato nella Resistenza, venne arrestato e trucidato alle Fosse Ardeatine; urlò questa personale tragedia nei versi di Aladino. Lamento su mio figlio morto (1946).

Notizie su Carlo Parmeggiani (Ferrara, 4 marzo 1881 – Tradate, 2 agosto 1967)
è stato un pittore, illustratore di libri, acquarellista, acquafortista e xilografo italiano.
Come pittore dal 1907 al 1933 espose le sue opere alla Biennale d’arte di Venezia.
Suo è il ritratto del re Vittorio Emanuele III del francobollo giubilare del 1926 delle Poste italiane.
Nel 1927 eseguì la decorazione del soffitto della Saletta dei Veleni nel castello di Ferrara.
La Collezione Verzocchi custodisce, oltre al suo autoritratto, il dipinto Il santo lavoro.
Come illustratore per la collana La Scala d’oro della UTET di Torino illustrò:
Il Contanovelle, 1935,
Il mulino sulla Floss, 1935,
I racconti della lupa, 1936,
La leggenda di Troia, 1941,
Guerra e pace, 1945,
e per la Scuola superiore d’Arte applicata all’Industria del Castello Sforzesco di Milano disegnò il diploma.

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